mercoledì 4 aprile 2012

Eyes, Tragedia della vista.

Lo spettacolo Eyes-Tragedia della Vista, andato in scena dal 29 marzo al 1 aprile al Teatro di Documenti, è ispirato dal dramma de I ciechi di Maurice Maeterlink , da cui il regista Nicola Ragone ricalca per la sua rappresentazione lo schema strutturale per mettere in scena la follia nelle sue forme più estreme, catapultando lo spettatore nei meandri di un manicomio abitato da esseri senza più un’identità. Nella suggestiva cornice del teatro di Documenti, spazio ideato da Luciano Damiani, il pubblico è introdotto in diversi percorsi che attraversano un ideale manicomio in cui sono rinchiuse tre sorelle, cieche dalla nascita, ree di aver ucciso il padre che aveva abusato di loro. Scoperte, vengono rinchiuse in un ospedale psichiatrico e solo dopo 20 anni le autorità decidono di condannarle a morte. Il parroco del manicomio, a conoscenza dei fatti, come ogni mattina, entra nella stanza delle sorelle per la consueta preghiera. Dopo qualche minuto, però, muore improvvisamente. Le sorelle si svegliano con entusiasmo, perché sanno che quello è il giorno in cui finalmente torneranno alla luce del sole, ma non si accorgono del cadavere. Un sordomuto, altro paziente del manicomio, lo vede, ma non riesce a comunicarlo alle donne che solo più tardi capiranno la verità e il loro tragico destino si compirà inesorabilmente.
Ragone riesce a riprodurre l’immaginario che lo spettatore ha del manicomio sfruttando l’unicità del teatro di Documenti arricchito di istallazioni sonore e proiezioni in cui si muovono in 15 tra attori e ballerini, con la partecipazione straordinaria di Pietro De Silva in “veste” di voce off che guida gli spettatori nella “dimensione manicomio”. La scelta registica risulta azzeccata e il pubblico rimane divertito dal coinvolgimento diretto con la scena e dal contatto "interattivo" con gli attori.

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